Questa storiella ci viene raccontata fin da quando siamo piccine e, sinceramente, credevo che fosse stata inventata da qualche mamma disperata perché i suoi figli non mangiavano le lenticchie, un vero e proprio toccasana per la nostra salute. E invece la credenza popolare legata al fatto che mangiare lenticchie porti fortuna ha origini davvero molto antiche: oggi vi sveliamo come è nata questa storia
Nella notte di San Silvestro, durante la cena dell’ultimo dell’anno, è considerato di buon auspicio mangiare le lenticchie insieme al cotechino o allo zampone, come augurio di fortuna e prosperità per l’anno nuovo. Questa tradizione ha origine dall’antica usanza romana di regalare una “scarsella”, ovvero una borsa di cuoio, legata alla cintura e contenente lenticchie, con l’augurio che si trasformassero in monete sonanti. Il nome lenticchia, infatti, deriva dalla particolare forma a lente di questi legumi, che ricorda quella di una moneta.
Ora che abbiamo scoperto perché si mangiano le lenticchie a Capodanno e perché questo piccolo legume è associato alla ricchezza, concludiamo analizzando un secondo ingrediente che, da tradizione, viene servito insieme alle lenticchie.
Stiamo parlando del cotechino, che la notte di Capodanno viene servito proprio insieme a questi legumi come una sorta di rito che può assicurare fortuna. Così come le lenticchie sono associate al denaro ed al benessere economico, anche il cotechino ha una valenza augurale. Per questa ragione viene servito insieme alle lenticchie.
Il cotechino, infatti, è un insaccato, ma non un salume qualsiasi. È composto da carne di maiale, notoriamente molto grassa e viene quindi associato all’abbondanza, macinata con sale, spezie e vino.