Aristide Merloni, industriale ormai affermato nel settore delle bombole saldate per gas liquefatto, sente la necessità di investire nel proprio territorio di origine: l’area interna dell’Appennino marchigiano, caratterizzata da forti flussi di emigrazione e da ritardi nello sviluppo economico e industriale.
Nel 1963 Aristide Merloni crea la Fondazione Aristide Merloni, con lo scopo di sostenere la nascita di nuove imprese nel territorio. L’Istituto opera mediante la concessione di finanziamenti a fondo perduto, partecipazioni al capitale di rischio, consulenze tecniche e organizzative riservate a nuove iniziative imprenditoriali. Nascono nuove imprese diffuse nelle aree interne che creano occupazione e reddito. Si diffonde quello spirito imprenditoriale, principale scopo della Fondazione nelle intenzioni del suo fondatore: “In ogni iniziativa industriale, non c’è valore del successo economico, se non c’è anche l’impegno nel progresso sociale” (1967).
Nel 1990 la Fondazione Aristide Merloni istituisce l’annuale “Lezione di Economia Marche“. Intervengono alcuni tra i più importanti esponenti della scienza economica nazionale e internazionale, fra cui Mikio Morishima, Paolo Sylos Labini, Alberto Quadrio Curzio, Giacomo Becattini e Paolo Savona.
Nel 1991 la Fondazione Aristide Merloni ospita il Convegno di studi sul tema “Uomo e Natura: Armonia e Disarmonia” promosso dal Centro Studi Avellaniti di Fonte Avellana. Il 19 marzo 1991 la Fondazione organizza la visita di Papa Giovanni Paolo II a Fabriano, alle Industrie Merloni.
Nel 1997 la Fondazione Aristide Merloni è protagonista dell’evento “Il Centenario della Nascita di Aristide Merloni 1897-1997”.
Nel 1999 si tiene la presentazione dei volumi “La Lunga progressione, i percorsi dell’eredità imprenditoriale di Aristide Merloni” e “Aristide Merloni per la sua gente” con Giuseppe De Rita e Corrado Barberis.